Ho letto ieri –
tramite facebook - un interessante e condivisibile articolo (http://angelomincuzzi.blog.ilsole24ore.com/2016/06/19/la-mediocrazia-travolti-mediocri-hanno-preso-potere/?refresh_ce=1)
e mi è venuto di pensare alla quantità, o meglio al troppo, all’inutile, in
rapporto con la velocità che lo rende impercettibile, o meglio indifferente, a
troppi. La conclusione è fin troppo ovvia, il terreno di coltura è stato
preparato ad arte da tempo e diviene sempre più fertile, però sembra più che
altro un’immensa palude, nella quale pochi fiori vengono costantemente sommersi
da erbacce.
Sentiamo cosa ha da dire un erbaccia.
"Buongiorno, vuol dire il suo nome?"
Sentiamo cosa ha da dire un erbaccia.
"Buongiorno, vuol dire il suo nome?"
“Ci sono anch’io!”
“Si, questo lo avevo intuito, chiedevo il suo nome”
“Ci sono anch’io!”
“Va bene, andiamo
avanti, può spiegare cosa la spinge alla partecipazione senza soluzione di
continuità?”
“Ci sono anch’io!”
“Intendo dire, cosa
vuole affermare e/o comunicare?”
“Ci sono anch’io!”
“Non c’è dubbio, ha
oggi da porre un quesito, ha qualche dubbio che necessita di chiarimenti?”
“Ci sono anch’io!”
“Senza tema di
smentita, ma vuole, magari, raccontare qualcosa di se?”
“Ci sono anch’io!”
“Garantito al
limone, ma quali sono le sue aspettative per il domani?”
“Ci sono anch’io!”
“Come Sodoma per
Gomorra, vuole allora esternare il suo pensiero sul contesto attuale?”
“Ci sono anch’io!”
“Si, purtroppo è
vero, ora però devo salutarla. È stato un piacere, arrivederci.”
“Ci sono anch’io!"
Oramai schiavi della partecipazione veloce, incessante, alla nuova "vita " del web, forse con troppa frequenza sentiamo la necessità di dare un'attestazione di esistenza in vita, che quasi sempre è vuota di qualsiasi contenuto e qualità, e si ripetono quotidianamente a milioni le solite citazioni, lamentele, fotografie, le orge di masturbazioni reciproche a suon di like, e altro ancora. Quasi tutto scadente, scusate l'arrogante franchezza, ma costante, imperterrito, invadente, predominante. L'importante è esserci nel "loop", sempre. Non ho nulla da dire? Non importa, lo dico, qualche "mi piace" si rimedia ugualmente, come se attestasse un valore. Ci sono, sempre, ogni giorno, più volte al giorno, parte attiva e riconoscibile, il mio grugnito oggi non mancherà. Non sia mai che l'universo inesistente si dimentichi di me. E la mediocrità è già eccellenza, nel circolo orgiastico. Le conseguenze sono visibili facilmente, basta distogliere lo sguardo dai monitors.
Per onestà intellettuale devo precisare che questa deriva non mi angoscia, io sono in discesa. Mi preoccupano i miei figli, la mia gioventù, a loro consiglio la parsimonia, possiamo negare che a minor quantità corrisponde quasi sempre maggior qualità?
Ai parchi ragazzi, guardate ai parchi.
E comunque sia chiaro: "Ci sono anch'io!".
Un parka, what else?